Alzati e partiti presto, a pochi chilometri da Duilhac ci siamo salutati con Franco e Marco, che si sono presi un giorno in più di vacanza, così Gianni ed io abbiamo preso la via di casa. Il tratto di strada che abbiamo percorso prima di imboccare l’autostrada è stato avvolto da un’atmosfera veramente unica, magica, irripetibile! La luce del mattino con il sole basso che creava lunghe ombre e l’aria tersa, ancora fresca, il traffico inesistente in queste stradine perse nella campagna della Languedoc ci hanno stregato con il loro silenzio rotto soltanto dal rombo dei nostri motori. Entrati a Tuchan abbiamo adocchiato una amichevole Boulangerie e una volta acquistati Pain su chocolat ci siamo seduti su una comoda panchina sotto i platani a gustarceli mentre assistevamo all’andirivieni delle persone che parcheggiavano le auto, entravano e uscivano dal negozio e davano inizio alla loro giornata. Girato l’angolo della piazza ci siamo bevuti un caffè nel Bar del paese e poi abbiamo a malincuore lasciato questa pace idilliaca per andare, dopo non molti chilometri, verso la vita frenetica dei nostri giorni, abbiamo raggiunto l’autostrada ed abbiamo iniziato la lunga cavalcata del ritorno. Abbiamo fatto parecchia attenzione a non superare i limiti di velocità ed abbiamo fatto due soste, la prima in Francia per mangiare qualcosa e poi in Italia, dalle parti di Sanremo per riprendere fiato e ragionare su quale strada prendere per superare Genova, si perché il giorno prima, il 14 era crollato il Ponte Morandi con danni umani enormi (43 vittime). Alla stazione di servizio abbiamo parlato con due poliziotti i quali ci hanno confermato che avremmo potuto uscire a Genova Aeroporto e rientrare a Genova Ovest. Arrivati verso Rapallo ci siamo salutati con Gianni e a Sestri Levante, per finire in bellezza, sono uscito dall’autostrada ed ho fatto il Passo del Bracco.
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Bikers: Gianni Valle, Franco Cozzani, Marco Galeazzi e Leandro Bellani.